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Lopalco “scagiona” Briatore: “Non è vero che tutto nasce dalle discoteche”

Lopalco “scagiona” Briatore: “Non è vero che tutto nasce dalle discoteche”. Da dove nasce la seconda ondata? Da più parti, ormai da molti mesi, si punta il dito contro le discoteche e la movida estiva.

La criminalizzazione dei giovani e degli “amanti della notte” è iniziata lo scorso agosto, quando i numeri dei contagi sono tornati a salire. Dopo diverse settimane di assestamento su valori tutto sommato accettabili, considerando il momento di pandemia.

Dopo due mesi, e con una stagione estiva ancora in corso, seppur disastrosa, i gestori dei locali notturni furono costretti a chiudere per il Dpcm.

Per svariate settimane, la Sardegna, meta ambita e agognata per le vacanze estive, è considerata la grande untrice d’Italia.

E uno dei simboli della sua Dolce vita estiva, il Billionaire di Flavio Briatore, è stato messo sotto accusa con un processo sommario.

Oggi, Pierluigi Lopalco cerca di rimettere ordine e “scagiona” il manager, che rappresenta un intero settore produttivo.

Le sue tesi

Il neoeletto assessore alla sanità della giunta Emiliano in Puglia è ospite del programma Omnibus, in onda su La7, dove ha smontato le tesi di molti suoi esimi colleghi.

Motivando il suo pensiero con i dati raccolti sul campo nella sua regione, dove da marzo ha preso in mano la gestione dell’epidemia.

I dati

“Non è affatto vero che tutto nasce dalle discoteche aperte in agosto. Là, allora, erano tutti negativi, come nel resto d’Italia.”

“La prova di questo viene proprio dalla mia regione, dove il Salento è uno dei centri della movida estiva”, ha spiegato il ricercatore.

Gallipoli, così come Lecce, Santa Maria di Leuca e altri centri rinomati del Salento sono attaccati al pari della Costa Smeralda per le loro serate dissolute nei locali affollati di giovani, giovanissimi e non solo.

In Salento sono arrivati turisti da tutta Italia e non sono mancate le presenze europee, eppure Lopalco ha evidenze epidemiologiche-statistiche che smentiscono l’immagine delle discoteche untrici.

“Quella zona della Puglia, colma di turisti e di attività nei mesi delle vacanze, oggi è quella col più basso indice di crescita del contagio di tutta la regione”.

Pierluigi Lopalco dà una lettura completamente diversa rispetto a quella prevalente e, di fatto, dà ragione a Flavio Briatore che da mesi sostiene la stessa tesi.

I locali estivi, al netto di qualche eccezione, hanno operato nel rispetto delle indicazioni fornite dal governo per la riapertura.

Oggi, al posto delle discoteche come luoghi focolaio dell’epidemia ci sono i ristoranti e i bar, protagonisti della movida invernale, i primi a subire gli effetti delle chiusure del governo. Fonte Ilgiornale

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