Circolare del Viminale, nuove strette anche sulle zone gialle. Combattere il Coronavirus chiudendo strade e piazze anche ben prima delle ore 21.
Con lo scopo dichiarato di evitare assembramenti di non ben specificato genere, la stretta esercitata dal governo giallorosso tramite il nuovo Dpcm diviene sempre più esplicita e poco equivocabile.
Così, infatti, si legge in una circolare del Viminale, firmata dal capo di gabinetto del ministro Luciana Lamorgese Bruno Frattasi.
“La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00.”
“Viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate.”
“Sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
All’interno della circolare, il Ministero dell’interno, quindi, invita i prefetti a vigilare sulla situazione, estendendo tali limitazioni anche alle cosiddette “aree gialle”.
La raccomadazione per tutti, a prescindere dalla zona di riferimento, è quella di limitare gli spostamenti, un suggerimento dal sapore “monocromatico”.
“L’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela”.
Si legge ancora nella nota. Il consiglio è quello “di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità”.
Il Viminale sottolinea poi che, trattandosi di un consiglio disinteressato, non si può tuttavia parlare di obbligo.
Pur rimarcando ancora una volta la necessità di non muoversi senza necessità, specie “con mezzi di trasporto pubblici o privati”.
Ovviamente fanno eccezione spostamenti motivati da “esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Trattandosi di una raccomandazione”, puntualizza la circolare, “eventuali spostamenti per altre cause non dovranno comunque essere giustificati con autodichiarazione, nè saranno passibili di sanzione”.
Per quanto riguarda l’orario del coprifuoco, inoltre, “devono ritenersi consentiti anche gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato.”
“Anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio”. Nell’autocertificazione, andrà indicato “a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale”. Fonte IlGiornale