Joe Biden, è lui il nuovo presidente degli Stati Uniti. Joe Biden è il nuovo presidente Usa: è lui, dopo giorni di colpi di scena e polemiche, che ha vinto le 46esime elezioni nella storia del Paese.
Con la vittoria in Pennsylvania che porta il conteggio a 273 grandi elettori, gli Usa si tingono di blu, il colore del partito democratico.
Dopo una campagna elettorale infuocata contro il presidente Donald Trump e un conteggio delle schede elettorali che ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso. Al suo fianco la neo vice-presidente Kamala Harris.
Biden favorito alla vigilia
Biden era il grande favorito della vigilia, dato vincente da tutti gli istituti demoscopici e da tutti gli analisti, con percentuali di vittoria tra l’80% e il 90%, le stesse che aveva Hillary Clinton nel 2016.
E proprio il fantasma di Hillary Clinton ha infestato l’inizio della lunga notte elettorale dell’ex vicepresidente di Barack Obama, quando si è materializzata la sconfitta in Florida e il tradimento dei latinos.
Quando gli Stati del Sud hanno cominciato a uno a uno a tingersi di rosso, quando il 2020 sembrava una inattesa riedizione del 2016, nell’attesa vana di un muro blu che frenasse l’onda della vittoria di Trump.
E invece il muro è arrivato, sotto forma di voti anticipati, di persona o per posta, che tanti elettori democratici hanno affidato alle urne nei giorni antecedenti a martedì 3 novembre.
E che sono arrivati tutti assieme, in ritardo, negli stati della rust belt impoveriti dalla crisi economica come il Wisconsin, il Michigan e la Pennsylvania.
Adesso inizia una nuova battaglia, contro i ricorsi e le accuse di brogli del presidente uscente e sconfitto.
Biden, tuttavia, ha dalla sua il popolo americano, come mai nessun presidente americano prima di lui.
Nessuno dei suoi quarantacinque predecessori aveva mai preso tanti voti quanti ne ha presi lui.
Chi è Biden
Joe Biden, 78 anni ha cominciato la sua carriera politica nel 1972, quando è eletto senatore per il Partito Democratico nel Delaware.
Ha ricoperto questo ruolo fino al 2009, anno in cui è nominato vicepresidente durante l’amministrazione di Barack Obama, poi riconfermato durante il secondo mandato, iniziato nel 2013.
Nel 2019 ha deciso di candidarsi alle primarie del Partito Democratico, sbaragliando via via tutti gli avversari.
Da quel momento fino a oggi, è travolto da qualche presunto scandalo, di cui però non si è mai confermata la veridicità.