Catania, 28enne si traveste da rider per consegnare stupefacenti a domicilio. Per muoversi liberamente anche durante il coprifuoco imposto per l’emergenza Covid-19 a Catania, aveva deciso di travestirsi da rider.
E girare, così, a bordo di uno scooter per vendere marijuana dopo aver preso le ordinazioni sui social network. La merce da consegnare a domicilio era sapientemente nascosta nello zaino di un noto brand di consegne a domicilio.
E così vestito non avrebbe destato sicuramente alcun sospetto per ancora molto tempo.
Un vero e proprio rider della droga, insomma, almeno fino a sabato scorso quando la Polizia ha fermato il giovane 28enne nel quartiere di Librino.
Il ragazzo era già arrestato per droga e adesso è denunciato a piede libero per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti del Commissariato Borgo Ognina lo hanno notato mentre consegnava la droga a un passante per poi dileguarsi velocemente nelle strade del quartiere.
Lo hanno quindi rincorso e bloccato per i controlli di rito. Il giovane è trovato con ancora in mano la banconota ricevuta in cambio della consegna.
Con sé aveva altri contanti di piccolo taglio e diverse dosi di stupefacente del tipo marijuana.
Fermato per infrazioni al codice della strada
A “fregarlo”, l’infrazione di alcune norme del Codice della Strada che hanno insospettito gli agenti e gli sono valse il fermo per i controlli.
Il ragazzo infatti guidava senza parente e non aveva alcuna copertura assicurativa sullo scooter che stava usando per girare la città ed effettuare le consegne.
Spaccio e lockdown
Con il primo lockdown di marzo, lo spaccio di stupefacenti ha cambiato le sue modalità. La crescita dell’offerta online è aumentata, soprattutto su alcuni canali Telegram, e sono aumentate le consegne a domicilio.
Sempre meno contanti: la tecnologia ha preso il sopravvento. Lo documenta il Report sull’impatto della pandemia sul mercato internazionale della droga.
Ad aver reso impraticabili gli scambi con il pusher di turno anche i crescenti controlli atti a far rispettare le misure restrittive anti Covid. Fonte L’inserto