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Massimo Galli: “Bisognerebbe chiudere subito. Lockdown totale”

Massimo Galli: “Bisognerebbe chiudere subito. Lockdown totale”. “Siamo di fronte ad altre dolorose chiusure, che sono assolutamente necessarie”.

“E l’appello dell’Ordine dei medici” che ha chiesto ieri il lockdown in tutta Italia “è interessante e importante in questo senso.”

“Perché in realtà esprime un parere che è assai generalizzato tra i medici di questo Paese”. È quanto ha spiegato Massimo Galli, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3.

“Quelli che hanno un’opinione diversa ce l’hanno per motivi loro non sulla base di un dato scientifico o di un dato di realtà”.

Come per Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, anche secondo Galli “bisognerebbe chiudere subito”.

Nella situazione attuale per l’infettivologo “può essere ancora ragionevole considerare alcune differenze regionali ma con estrema attenzione per non correre il rischio di vanificare i risultati ottenuti.

In ogni caso, dopo un eventuale lockdown nazionale, non è che subito dopo si potrà fare come quest’estate altrimenti saremmo daccapo”.

L’esperto infatti, a differenza di altri scienziati, pensa che non l’Italia non poteva permettersi le aperture generali dei mesi estivi.

“Temo che non ci sia alcun dubbio sul fatto che la situazione sia ampiamente fuori controllo: le misure adottate vanno applicate con estrema attenzione ed efficacia se vogliamo riuscire ad invertire la tendenza e non trovarci in una situazione ancora più complessa”, ha detto.

“Le altre malattie non vanno in sciopero perché c’è la Covid: bisogna organizzarsi in modo da vagliare bene tutte le situazioni che non possono essere rimandate.”

“Altrimenti la pandemia finirà con il fare dei danni che vanno ben al di là del tristissimo gran numero di morti. Morti che potevano essere contenuti ed evitati”.

Galli ha poi commentato le dichiarazioni del neo commissario per la sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, che a maggio, in piena emergenza, considerava “inutili” le mascherine.

“È vero che all’inizio della pandemia non avevamo molti elementi. Tutti, me compreso, abbiamo commesso qualche errore soprattutto all’inizio.”

“Ma uno che si occupa di organizzazione sanitaria è meglio forse che non si allarmi e abbia un atteggiamento mentale.”

“Per cui non si allarga su cose che non conosce e non sono alla sua portata. Quella delle mascherine è un’affermazione completamente sbagliata, da leggenda metropolitana”.

“Ho l’impressione che questo Paese continui con una delle sue caratteristiche, ahimè anche in una situazione così drammatica.”

“Ovvero che in determinate posizioni non si chiamano le persone sulla base competenze e della reale preparazione, ma si chiamano gli amici degli amici.”

“Questa è la situazione che chiunque da cittadino può avere. Ce ne sono in continuazione anche ora di scelte infelici”. Fonte Fanpage

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