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Diego Armando Maradona è morto

Diego Armando Maradona è morto a 60 anni dopo un arresto cardiaco. All’età di 60 anni è morto Diego Armando Maradona. A 60 anni è morto Diego Armando Maradona. L’ex leggendario calciatore del Napoli, del Barcellona e della Nazionale argentina, secondo quanto riporta il Cardin Fatale è morto per un arresto cardiaco.

Una notizia che ha sconvolto il mondo intero: l’intero mondo del calcio perde una persona davvero eccezionale. Una persona che ha fatto la leggenda del calcio.

La carriera

Ha avuto una carriera da professionista davvero grandiosa, più che ventennale. Ha militato nell’Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell’s Old Boys.

Con la nazionale argentina ha partecipato a quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986. I 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record. Successivamente battuti.

Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete. Dal mondo intero quella rete è considerata il gol del secolo. Tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso ricordato.

Non è mai potuto entrare nelle graduatorie del Pallone d’oro fino al 1994 perché il premio era riservato ai giocatori europei. Però lo vinse nel 1995. Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali.

Condivide con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo. Nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre. Il tributo gli è stato conferito dalla federazione calcistica dell’Argentina.

Tra le figure più controverse della storia del calcio per la sua personalità eccentrica dentro e fuori il campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per differenti motivi. Una volta per uso di cocaina nel 1991 e un’altra volta per positività ai test antidoping.

Dopo il suo ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, Maradona ha subito un aumento eccessivo di peso (risolto con l’aiuto di un bypass gastrico) e le conseguenze della dipendenza dalla cocaina, dalla quale si è liberato dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione.

Ed oggi, 25 novembre 2020, il calcio perde una stella davvero brillante. Un grandissimo calciatore che ha fatto sognare con il suo piede e con la “mano de Dios” il mondo intero.

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