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Piemonte verso la zona arancione. Ecco cosa si potrà fare

Piemonte verso la zona arancione. Ecco cosa si potrà fare. Ecco cosa cambia. “Prudenza, prudenza, prudenza” chiede Alberto Cirio in vista del passaggio da zona rossa a zona arancione. Il presidente della Regione Piemonte rivela che finalmente l’indice RT della velocità di contagio è sceso sotto 1. Quando eravamo entrati in zona rossa era 2,16, inizio novembre.

Con meno ricoveri e meno contagi, il Piemonte si prepara a diventare zona arancione, probabilmente dalla metà della prossima settimana. Si tende a indicare mercoledì 2 dicembre.

Ieri intanto il Presidente della Regione ha convocato in videoconferenza una riunione con i Prefetti, i Presidenti di tutte le province piemontesi e i Sindaci di Città capoluogo di Provincia.

Ai suoi interlocutori Alberto Cirio ha illustrato gli ultimi dati sull’andamento dell’epidemia. Si riducono il numero dei contagi, l’incidenza dei contagi e il numero dei posti letto occupati.

Cosa cambierà: gli spostamenti

Se il Piemonte diventerà “arancione” verrebbe meno il divieto di spostamento all’interno del proprio comune. Dovrebbe essere possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione.

Sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5. “Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune.

Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti. Anche mediante autodichiarazione” si legge nelle Faq del Governo.

Rimane consentito, come nelle zone rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per “raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario. Oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti”.

“Tutti questi spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario”. È consentito anche se “fortemente sconsigliato” anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.

Negozi aperti, ristoranti chiusi

Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, che possono però continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali.

A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi. “Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole”.

Ritorno a scuola per le medie

Non ci sarebbero cambiamenti per gli istituti superiori e professionali: anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100%. Sembra che il Governo stia comunque lavorando ad un piano per il rientro a scuola, ma probabilmente dal 7 gennaio.

Rimango invece aperte, ovviamente, scuole elementari e dell’infanzia. Per quanto riguarda le medie, le lezioni dovrebbero tornare a essere in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.

Trasporti, sport e cultura

Invariata con la ‘promozione’ a zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l’ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, mostre, piscine e palestre. Fonte Novaratoday

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