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Morto Giorgio Morales a 88 anni, fu sindaco di Firenze

Morto Giorgio Morales a 88 anni, fu sindaco di Firenze. Socialista, aveva 88 anni. Una lunghissima carriera politica: a Firenze fu consigliere comunale, assessore, vicesindaco e per due volte primo cittadino.

Il ricordo di Dario Nardella

“Ricordo con commozione la sua ultima visita a Palazzo Vecchio in occasione del compleanno di Primicerio. I fiorentini lo piangono nel ricordo profondo della sua dedizione al servizio della città. Alla famiglia giunga il nostro più sincero cordoglio”.

Morales, socialista, nativo della Spezia, iniziò la sua carriera politica a fine anni Cinquanta; laureato in Scienze politiche, fu dirigente della provincia di Firenze dal 1965 al 1970.

Fu consigliere comunale a Palazzo Vecchio per 14 anni di fila fino al 1989, quando divenne sindaco come successore di Massimo Bogianckino in seguito all’infarto che lo costrinse a lasciare la carica.

Prima era già stato in giunta: come assessore al decentramento nella giunta Gabbuggiani. Poi vicensindaco fino al 1983 e ancora assessore alla cultura con i sindaci Bonsanti, Conti e Bogianckino.

Dopo le due giunte da lui guidate si candidò per Forza Italia nel 1995, con l’elezione diretta, quando venne sconfitto da Mario Primicerio. Tornando comunque in consiglio comunale fino al 1999. In seguito è difensore civico della Toscana dal 2004 al 2010.

Il ricordo di Giani

“Una perdita gravissima, che mi riempie di dolore e di amarezza. Con Giorgio Morales se ne va un pezzo della nostra migliore storia politica e amministrativa. Un grande uomo e una figura istituzionale che ha lasciato il segno nella città di Firenze e nella Toscana.”

“Il dolore è affiancato all’orgoglio per essergli stato vicino dal punto di vista politico e umano. È lui il primo a credere in me ancora inesperto, e affidarmi un ruolo di grande responsabilità. Chiamandomi in giunta nel ’93 come assessore alle infrastrutture e alla mobilità”.

Prosegue il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Insieme a lui ho vissuto quella mia esperienza sentendo il conforto, quasi paterno, e il sostegno della sua grandissima stima nei miei confronti. Con lui ho condiviso tutta l’esperienza socialista”.

Giani ricorda che “Morales era arrivato al partito dopo il suo impegno nel mondo laico e progressista. Che lo aveva portato nei movimenti che si ispiravano al socialismo liberale dei fratelli Rosselli. A lui dobbiamo l’impegno straordinario nella trasformazione che caratterizzò il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica”. Fonte La Nazione

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