Infermiera picchiata al Cardarelli, in 4 tentano di cavarle un’occhio. Una infermiera di 55 anni è ferocemente aggredita nella notte appena trascorsa nel Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli, nella zona collinare di Napoli.
Stando a quanto ricostruito è picchiata da quattro persone. Familiari di una ragazza ricoverata, che l’hanno presa a calci e pugni e hanno tentato di cavarle un occhio.
La donna è stata salvata dall’intervento dei colleghi, successivamente sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno identificato due dei responsabili. Per loro si prospetta la denuncia per percosse e lesioni.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 2
Il motivo sarebbe nel tempo di attesa per le cure di una ragazza, che era stata portata al Pronto Soccorso perché lamentava dei dolori al petto.
L’infermiera è aggredita dai genitori della ventenne e da altre due persone che erano con loro; si tratterebbe di altri familiari, ma su questo aspetto sono ancora in corso indagini.
L’hanno presa a calci e pugni, non si sono fermati nemmeno quando la 55enne è caduta a terra, colpendola ripetutamente anche al volto. E, come raccontato dai colleghi che sono intervenuti in sua difesa, hanno anche tentato di ferirla a un occhio.
Subito dopo l’aggressione i responsabili si sono dileguati, i carabinieri sono arrivati pochi minuti dopo. La vittima ha raccontato che qualche ora prima dell’aggressione c’era stata già una accesa discussione con i parenti della ragazza.
Che si erano lamentati ritenendo che i sanitari non stessero facendo abbastanza e che i tempi di attesa fossero troppo lunghi. Refertata nello stesso Pronto Soccorso. L’infermiera è giudicata guaribile nel giro di dieci giorni.
“Attacchi ripetuti, continui, irrefrenabili, feroci e soprattutto premeditati, commenta l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, tutto questo pare sia successo per non aver voluto attendere la registrazione della paziente al triage. E le procedure dettate dai protocolli Covid.”
“Una violenza perpetuata per circa 15 minuti al solo scopo di vendicarsi per una semplice attesa in una paziente stabile unicamente agitata”. Fonte Fanpage